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I Comuni sono il perno dell’Economia Circolare

Copertina gdcSul numero 3 del GDC – Giornale dei Comuni (rivista ufficiale dell’ANCI nazionale) di febbraio 2016 a pagina 65 e 66 é presente un articolo scritto da Michele Giavini e Giorgio Ghiringhelli dal titolo “I Comuni sono il perno dell’Economia Circolare: in ogni Regione italiana ci sono Comuni che hanno raggiunto gli obiettivi di raccolta differenziata“. I servizi di igiene urbana hanno assunto un importante ruolo per la qualità della vita e dell’ambiente, e la raccolta dei rifiuti rappresenta uno dei più importanti servizi pubblici gestiti dai Comuni con diverse modalità tecniche e amministrative. Il ruolo della raccolta rifiuti si è accresciuto con l’introduzione dei concetti di Economia Circolare, Green Economy e Zero Waste, che con diverso accento e modalità puntano ad una riduzione e migliore utilizzo delle risorse naturali per far fonte alle più importanti sfide ambientali del nuovo millennio. La gestione dei rifiuti urbani è sempre in cerca di soluzioni concrete che permettano di introdurre sistemi di gestione ove vengano considerate congiuntamente le problematiche di produzione, raccolta, riciclo e smaltimento. Il sistema di raccolta è il punto nodale della gestione integrata in quanto reale anello di congiunzione tra gestore del servizio e cittadini e principale sistema di azione sul territorio per una corretta generazione dei flussi…Nel 2014, la percentuale di raccolta differenziata a livello nazionale si è attestata al 45,2% della produzione nazionale. Con sei anni di ritardo viene, pertanto, conseguito l’obiettivo fissato dalla normativa per il 2008 (45%). Nel Nord la raccolta differenziata raggiunge il 56,7%, nel Centro il 40,8% e nel Sud 31,3%.I sistemi integrati hanno però consentito di far raggiungere in breve tempo, ai Comuni che li hanno applicati e promossi attivamente, percentuali di raccolta differenziata molto elevate e, soprattutto nei contesti dove il costo di smaltimento ha valori elevati, di ridurre i costi complessivi del servizio. La carta dell’Italia permette di mostrare che in ogni regione italiana ci sia almeno un Comune che abbia raggiunto o superato il 65% di raccolta differenziata dimostrando quindi che le specificità locali non possano costituire un freno assoluto allo sviluppo della raccolta differenziata….

Articolo 2 pagine

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