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Published on: CS Riduzione

SITICIBO: programma di recupero delle eccedenze alimentari (2008)

SITICIBO: programma di recupero delle eccedenze alimentari (2008)

Per eccedenze alimentari si intendono tutti quei prodotti alimentari che per ragioni diverse (prossimità alla data di scadenza, danneggiamento del packaging, vetustà del packaging rispetto alle strategie di marketing aziendali più aggiornate, porzioni di cibo non servite o non vendute) siticibo-varese-01perdono valore commerciale ed escono dai tradizionali canali di vendita, pur presentando ancora buone caratteristiche organolettiche e nutrizionali. Tutte le categorie dei prodotti sopra citati, fino a qualche anno fa, erano destinati alla distruzione come rifiuti e il loro smaltimento generava gravi costi economici, sociali e ambientali a carico non solo della filiera produttiva agro-alimentare, ma dell’intera collettività. A partire dal 2003, grazie alla cosiddetta “Legge del Buon Samaritano”, n° 155/2003, le eccedenze alimentari possono essere recuperate dalle Associazioni caritatevoli senza fine di lucro per essere riutilizzate a fini nutrizionali in circuiti caritatevoli, quali mense dei poveri, parrocchiali, etc. Pane, frutta, dessert non serviti, ma anche porzioni non toccate di primi e secondi possono essere recuperate da mense aziendali e scolastiche, così come dai banchi dei supermercati e delle gastronomie, nel rispetto della normativa sulla conservazione ed il trasporto degli alimenti. Per diffondere lo spirito della L 155/2003 e favorire le azioni di riduzione dei rifiuti organici, nel 2008 la Provincia di Varese, in collaborazione con Siticibo – Banco Alimentare Onlus e Rotary Club La Malpensa, ha promosso uno studio di fattibilità, teso a verificare la possibilità di realizzare un programma di recupero delle eccedenze alimentari nei comuni di Busto Arsizio e Gallarate.